Qual'è la migliore strategia di acquisto tra un prezzo fisso o indicizzato nel mercato energetico?
Il prezzo fisso per 12 mesi spesso sembra l’opzione più sicura.
Tuttavia dalla mia esperienza di monitoraggio dei mercati negli ultimi 16 anni,
posso dire con certezza che potendo scegliere un' indicizzazione legata al prezzo dell’energia all'ingrosso,
questa si è quasi sempre rivelata più bassa rispetto ai prezzi fissi ottenibili di media sul mercato,
tranne in occasioni particolari, com'è accaduto però poche volte, per pochi mesi,
in alcune annate particolari come ad esempio nel 2008 o il 2018.
Naturalmente bisogna saper scegliere indicizzazioni che si possono controllare.
Normalmente i fornitori propongono tanti diversi indici a cui collegare il costo della fornitura (es. ITEC, Oil, Gas).
La mia raccomandazione è quella di scegliere sempre indicatori facilmente consultabili pubblicamente.
In questo modo è possibile verificare i costi e anche disporre di previsioni sull’andamento futuro.
In tal senso l'indice sicuramente più affidabile è quello legato al PUN
ed alla pubblicazione sul sito della Borsa Italiana, andando però poi a stare attenti alle modalità con cui viene contrattualizzata questa indicizzazione
e qui la differenza viene fatta dal consulente che vi propone la soluzione e dall'affidabilità della proposta del fornitore.
Tra l'altro, ad oggi, è possibile anche avere delle proposte molto convenienti, con addirittura un prezzo "bilanciato",
che permette di avere una tariffa che suddivide i propri consumi 50% a prezzo fisso e 50% a prezzo indicizzato.