Quasi quotidianamente io ed i miei consulenti ci imbattiamo in discussioni relative al ruolo di Enel nel settore energetico e purtroppo mi accorgo che c’è ancora troppa confusione in questo mercato.
Naturalmente l'approfondimento che andrò a fare non ha l’obiettivo di sminuire l’operato dell’azienda ENEL,
ma serve solamente a far luce sul come si è evoluto il settore energetico,
essendo spesso le informazioni in possesso dei consumatori molto frastagliate e distorte;
Perciò se erroneamente pensi ancora oggi:
-se cambio fornitore poi non mi vengono più a sistemare il contatore in caso di guasti;
-con Enel pago meno tasse in quanto sono i proprietari del contatore e della rete;
-cambiando fornitore mi arriveranno due bollette, una da Enel per il contatore e una dal fornitore per i consumi;
-gli altri fornitori sono costretti a pagare l’affitto a Enel per i contatori o per portarmi l'energia;
-se cambio fornitore c’è il rischio che mi vengono a togliere il contatore;
-Enel vende energia ad altri fornitori, che a loro volta devono rivenderla,quindi come fanno a farmi risparmiare?
Continua a leggere fino in fondo per renderti conto che queste affermazioni sono solamente frutto del non sapere nulla di come si è sviluppato un settore e di venditori non corretti che ci marciano sopra.
Non è un discorso solamente di “cultura generale” , ma conoscere il funzionamento del mercato energetico per non limitarci solamente a dire: mi arrivano bollette pagare;
Perché se ci limitiamo a ciò poi non bisogna lamentarsi delle truffe che si prendono in giro, credendo ai primi che bussano alla porta, nostri salvatori che magicamente non ci faranno pagare più le tasse
o farne pagare di meno.
Chi dice ciò sta usando a suo favore queste “leggende” come strategie per spaventare i potenziali clienti e fargli sottoscrivere il contratto, quindi è sempre meglio sapere di non sapere.
Per poter arrivare ad oggi occorre fare un passo indietro di almeno 50 anni, ovvero dalla nascita di Enel e passare per le varie liberalizzazione del mercato.
Prima che ciò avvenisse, quando ti serviva l’energia elettrica o il gas andavi dal distributore della tua città.
Esso, ai tempi era anche il Fornitore, una volta effettuata la richiesta si occupava sia del trasporto della materia prima e sia della fornitura stessa ed infine procedeva all'invio della fattura.
Se ti ricordi o ne avrai vista qualcuna le bollette riportavano l’intestazione Enel Distribuzione.
Questo perché Enel (Ente nazionale per l’energia elettrica)
quando è stata istituita(nel 1962) come ente pubblico
si occupava di produrre, trasmettere, distribuire e fornire energia elettrica
su quasi tutto il territorio nazionale, ma con la liberalizzazione le varie funzioni sono state affidate a diverse aziende, sempre del Gruppo Enel.
Da qui in poi, piano piano, si sono avviate le liberalizzazioni.
La prima liberalizzazione è avvenuta nel 1991 per poi avere degli ulteriori svolti nel 1999
e successivamente nel 2007.
Nel 1991 è stato dato il via alla parziale liberalizzazione della produzione
di energia elettrica, dov’è stato concesso alle imprese di produrre energia elettrica per uso proprio
con l’obbligo di cederne la quantità in eccesso a Enel.
Nel 1999, attraverso il famoso Decreto Bersani
è stata avviata la liberalizzazione del mercato elettrico con
la conseguenza della riorganizzazione societaria di Enel.
Infatti le varie attività di produzione, trasmissione, distribuzione e vendita energia
subirono una separazione
e non potevano essere gestire da un unico soggetto,
ma affidate a 3 distinte società:
Enel Produzione, Enel Distribuzione e Terna.
Quindi cosa è successo in pratica?
“Sfruttando” il nome già molto noto, in quanto fino ad allora esisteva solamente esso, i vecchi distributori(parlo a plurale perché la stessa considerazione si può fare con altri distributori o persino con la società ENI nel settore del gas metano) hanno creato le loro aziende fornitrici nel mercato libero,
ma che operano indipendentemente dalla parte della distribuzione.
Ecco il motivo per cui, ancora oggi, dopo anni e anni si è convinti di quelle “false verità” che non fanno altro che creare confusione ed essere da assist per favorire strategie ingannevoli per i venditori furbi.
Da quanti venditori ti sarai sentito dire:
“Noi siamo di Enel, se passa con noi le tasse non le paga in quanto i contatori sono nostri”?
Ecco, oggi sai benissimo che affermazioni di quel tipo sono assolutamente false.
Per rimuovere ogni rischio di confusione, promuovendo trasparenza e concorrenza, il distributore e i venditori integrati in uno stesso gruppo societario – elettrico o gas – non potranno più utilizzare lo stesso marchio, dovranno separare le politiche di comunicazione ed utilizzare canali e spazi commerciali ben distinti; le stesse regole valgono anche per il venditore integrato che nell’elettricità opera sia nel mercato libero che nella tutela.
È per questo che oggi Enel Distribuzione è diventata E-Distribuzione,
mentre il nome Enel è rimasto sull’azienda operante nel mercato libero, ovvero Enel Energia
Ci tengo a precisare che ho fatto riferimento ad Enel in quanto oggi circa l' 85% della DISTRIBUZIONE in Italia è gestita da lei, ma come detto in precedenza lo stesso discorso vale per tutte le altre imprese che prima si occupavano di distribuzione e fornitura con lo stesso brand.
Quindi ricapitolando:
-se cambi fornitore NON perdi l’assistenza ai guasti, in quanto quella è gestita dal distributore
che è obbligato ad intervenire in caso di anomalie, venendo pagati per fare manutenzione ed assistenza tecnica a prescindere da chi sia il fornitore;
-se sei con un fornitura tipo ENEL ENERGIA NON paghi o pagherai meno tasse in quanto sono i proprietari del contatore.
Le tasse sulle forniture sono gestite dall’Autority(ARERA);
-se sei con un fornitore del mercato libero diverso da Enel NON
pagherai di più perché quest’ultimo è costretto a pagare l’affitto dei contatori ad Enel;
-se cambi fornitore con qualsiasi operatore del mercato libero NESSUNO
verrà a toglierti il contatore;
-Enel, intesa come fornitore, NON
vende energia ad altri fornitori, che a sua volta devono rivenderla;
-se cambi fornitore NON
ti arriveranno due bollette, una per il contatore e una dal tuo fornitore per i consumi;
Fatto luce sulle “vere verità” del settore non mi resta che sperare che li terrai a mente quando ti troverai dinanzi ad un venditore che incomincerà a blaterare le solite chiacchiere per "marciare" sull'ignoranza nel settore della maggior parte degli italiani.
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