Bando Parco Agrisolare: opportunità di accesso a nuovi incentivi

9 agosto 2023

Un’opportunità unica per imprenditori, cooperative e aziende agricole di abbracciare l’energia solare e adottare pratiche più sostenibili nel settore agroalimentare

A partire dal 12 settembre 2023, imprenditori, cooperative e aziende agricole avranno l’opportunità di accedere a nuovi incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici.


Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) ha rilanciato un ambizioso programma denominato “Parco Agrisolare”, che prevede un finanziamento di quasi 1 miliardo di euro per sostenere la creazione di impianti fotovoltaici e attività complementari nel settore agricolo, attraverso contributi a fondo perduto.


Quindi, dopo gli eccessi del Superbonus e delle diverse agevolazioni ai privati, gli incentivi sulle rinnovabili toccano anche le attività produttive, finora pressoché escluse dalla possibilità di aiuti finalizzati a incrementare l’efficienza energetica degli impianti e l’indipendenza degli stessi dalle fonti fossili.


Per l’agrisolare, il raggio delle aziende interessato è piuttosto ampio e va dalle realtà agricole "tout court", a quelle che fanno parte dell’intera filiera di trasformazione. Quindi dalle attività agricole di "primo livello" – frutticoltura, vitivinicoltura, allevamento –, a tutte quelle il cui codice Ateco preveda una lavorazione, trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli. E qui parliamo allora di cantine, realtà impegnate nel commercio e nella distribuzione della frutta, stabilimenti e impianti per la produzione di formaggi e prodotti caseari, etc.


La finalità dell’iniziativa è ovviamente quella di incentivare l’autoconsumo di energia da parte delle aziende, per una misura che sarà tanto più utile quanto più andrà a sostenere realtà le cui produzioni hanno un costo energetico importante.


Le aziende interessate potranno presentare apposita richiesta di ammissione a finanziamento tramite la piattaforma informatica predisposta dal soggetto attuatore Gse, accessibile dall'area clienti Gse a partire dalle ore 12:00 del giorno 12 settembre e fino alle 12:00 del 12 ottobre 2023". Le risorse appostate sulla Misura d'incentivo per questa operazione "ammontano a circa un miliardo di euro".

 

Tra le principali novità del nuovo Bando figurano "incremento dell'intensità di aiuto massima concedibile fino all'80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo" e la "introduzione della nuova fattispecie di autoconsumo condiviso".

 

Quest'ultima possibilità si attua mediante la partecipazione di imprese in forma aggregata. Inoltre, con il secondo Bando della Misura Parco Agrisolare è stata riconosciuta la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto.

 

La nota ministeriale conferma anche un altro dato: il raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100mila euro. E ancora: la spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica è stata portata fino a 30mila euro e anche essa raddoppia rispetto al primo Bando; infine, la spesa massima per beneficiario pari ad 2.330.000 euro.


La misura “Parco Agrisolare” prevede la selezione e il finanziamento di interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici di nuova costruzione o la realizzazione del potenziamento di un impianto esistente con l’acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici su:

  • Tetti di fabbricati: esistenti, strumentali all’attività del Soggetto Beneficiario (Codice ATECO prevalente) e regolarmente accatastati (con annotazione della ruralità fiscale o in categoria D/10) alla data di invio della Proposta. Per fabbricati censiti con categorie catastali diverse da D/10 o prive dell’annotazione di riconoscimento della ruralità fiscale, la strumentalità effettiva degli stessi all’attività svolta dal Soggetto Beneficiario dovrà essere attestata tramite opportune evidenze documentali, ovvero da una relazione tecnica descrittiva;
  • Serre: esistenti alla data di invio della Proposta, che risultino strumentali all’attività agricola del Soggetto Beneficiario e per le quali, secondo la normativa vigente in materia, non risulti necessario l’accatastamento.


Oltre all’installazione di pannelli fotovoltaici, gli interventi ammissibili riguardano anche:

  • Rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti;
  • Realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  • Realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.


La Proposta deve prevedere la realizzazione dell’impianto fotovoltaico, i cui componenti principali devono essere nuovi e mai utilizzati in altri impianti, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1.000 kWp (a cui è possibile aggiungere sistemi di accumulo di energia elettrica e dispositivi di ricarica per la mobilità).


I documenti per partecipare al bando

Per partecipare al bando è necessario presentare una documentazione articolata:

  • Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (DSAN) redatta ai sensi del DPR 445/2000 resa disponibile dal Portale;
  • Documento di identità del Soggetto Beneficiario o del Rappresentante Legale/Procuratore;
  • Relazione tecnica descrittiva del progetto di realizzazione dell’impianto fotovoltaico;
  • Visura catastale degli immobili oggetto di intervento
  • Planimetria degli immobili oggetto di installazione dell’impianto fotovoltaico;
  • Schema elettrico unifilare dell’impianto;
  • Dossier fotografico ante operam;
  • Bollette elettriche rappresentative dei consumi annuali dichiarati;
  • Relazione di calcolo di conversione del fabbisogno termico dell’azienda;
  • Attestazione CENSIMP dell’impianto esistente (ove disponibile);
  • Report PDF generato dal sito PVGIS e redatto secondo le istruzioni riportate al paragrafo 4.2 del Regolamento Operativo;
  • Documento attestante lo scenario controfattuale;
  • Altra documentazione ritenuta utile ai fini della valutazione, laddove si renda necessario inviare ulteriori documenti.


I documenti da inviare per gli interventi complementari

  • Dossier fotografico della copertura in amianto ante operam;
  • Relazione tecnica descrittiva del progetto di realizzazione dell’impianto fotovoltaico e dell’intervento di coibentazione/aerazione/rimozione amianto;
  • Elaborato planimetrico con indicazione delle superfici oggetto di intervento;
  • Dichiarazione resa ai sensi del DPR n. 445/2000 sul rispetto del principio “non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH)”;
  • Attestazione di Prestazione Energetica (APE) ante operam, da allegare per interventi di coibentazione e/o aerazione su fabbricati per i quali sussistano le condizioni minime stabilite dalla normativa vigente per il rilascio del documento. Per gli edifici esclusi dall’obbligo è possibile allegare una relazione tecnica firmata e asseverata del professionista.


È possibile rinunciare al primo bando e inviare la richiesta al nuovo bando?

Anche chi è stato ammesso nella precedente chiamata avrà la possibilità di partecipare al bando per il fotovoltaico sui tetti dei fabbricati agricoli.

È opportuno però rispettare i seguenti requisiti:

  • La rinuncia all’agevolazione precedente deve essere formalizzata prima dell’istanza di adesione al nuovo bando;
  • I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda. 


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